LE TRACCE DI VITA DI T. J. WILCOX

Vedute della mostra, T. J. Wilcox, Galleria Raffaella Cortese, via A. Stradella 7 e 4, 2023. Foto: Lorenzo Palmieri

It's not that I'm rebelling. It's that I'm just trying to find another way.
-Edie Sedgwick

Grandi occhi neri, vispi e profondi, nascosti dietro folte ciglia pettinate elegantemente di Rimmel: lo sguardo trasognato di Edie Sedgwick ha sedotto a suo tempo il genio di Andy Warhol, re della pop art nella New York ribelle degli anni Sessanta, e decadi più tardi ha attirato anche l'artista Wilcox esposto presso la Galleria Raffaella Cortese  di Milano, con una mostra monografica che ruota tutt'attorno all'installazione video intitolata Trace of life.

Si riconoscono in diverse forme e manifestazioni le tracce di vita a cui fa riferimento il titolo del video girato da Wilcox , così come sono tutte differenti le tecniche di ripresa che costituiscono il corpus di immagini che sfrecciano davanti ai nostri occhi: riprese in Super 8, time lapse, immagini d'archivio e fotografie, il tutto sovrapposto da un testo didascalico che guida il pubblico nella visione di un film la cui trama è la storia del passaggio umano, la presenza dell'Homo Sapiens Sapiens che cammina per le strade del mondo.

Con la struttura narrativa che richiama l'impostazione del melodramma, l'opera di Wilcox messa in mostra si divide in tre atti, ognuno legato al precedente e al successivo come una panoramica che parte dal passato più remoto per avvicinarsi a volo d'uccello al tempo presente, percepito però come un hic et nunc sospeso tra la fantasia e la realtà.

Vedute della mostra, T. J. Wilcox, Galleria Raffaella Cortese, via A. Stradella 7 e 4, 2023. Foto: Lorenzo Palmieri

T. J. Wilcox, Trace of Life, 2022 (video still), Digital video; 13' 9", Ed. 3 + 1 AP
Courtesy of the artist and Galleria Raffaella Cortese, Milan

Il primo atto messo in scena da Wilcox nasce a seguito dell'esperienza della pandemia nel cuore pulsante della metropoli che non dorme mai, New York. L'isolamento dovuto al dilagarsi del COVID-19, esperito dall'artista, nel contesto della giungla d'asfalto, ha accompagnato altri momenti di tensione politica e sociale anche al di fuori dei confini della stessa città: la caducità del presente in un tempo che è sembrato fermarsi viene messa a confronto da Wilcox con quelli che lui identifica come dei simboli di stabilità. Tali segni sono le rocce che si trovano lungo il perimetro della costa settentrionale di Long Island.

A poche ore di viaggio da Manhattan, come nell'area di Milwood, si possono ammirare le imponenti scogliere dove trovano domicilio massi erratici lasciati dai ghiacciai, che in questo caso si sono formati circa 21.000 anni fa durante un'era glaciale estesasi dal Wisconsin fino alle coste di New York. Erose a poco a poco dal moto perpetuo delle onde dell'oceano Atlantico che si infrangono su di esse, le rocce resistono ancora pacifiche e immobili, portatrici di un sogno di fermezza e solidità.

Vedute della mostra, T. J. Wilcox, Galleria Raffaella Cortese, via A. Stradella 7 e 4, 2023. Foto: Lorenzo Palmieri

Vedute della mostra, T. J. Wilcox, Galleria Raffaella Cortese, via A. Stradella 7 e 4, 2023. Foto: Lorenzo Palmieri

Andando oltre lo spettacolo della natura e dei suoi misteri inspiegabili, il secondo atto realizzato dall'artista prende vita da una strana felice coincidenza, ovvero la scoperta che l'appartamento della musa di Warhol, Edie Sedgwick, è abitato da un amico dello stesso artista. Da qui parte un percorso di rivalutazione della memoria di una figura così controversa come quella di Edie. Della giovane modella che ha abitato il cuore della Factory warholiana si conosce la storia del mito estetico, della ragazza ribelle e della Edie esistita in virtù del suo Pigmalione, Andy Warhol. 

Wilcox stravolge il significato di questa narrazione, per restituire al pubblico la memoria di una Edie Sedgwick leggera che cerca anche lei il suo equilibrio e la sua stabilità, come si vede nella serie di disegni e stampe dal titolo Edie, per l'appunto. In questo caso Wilcox porta al pubblico una rappresentazione originale e poetica di quello che Edie Sedgwick rappresenta nella storia della cultura pop sia come donna che come icona del periodo vissuto dalla scena underground newyorkese. 

A chiudere l'esperienza del viaggio visuale di Wilcox, come ultimo atto, l'artista offre al pubblico uno sguardo malinconico ai pontili di legno di Fire Island, una delle zone più remote del litorale separato da Long Island dalla Great South Bay. Tra gli anni Venti e Trenta del Novecento, nel pieno del Proibizionismo sfrenato come Fitzgerald descrive ne Il grande Gatsby, l'isola diviene sin da subito il rifugio della comunità queer, gay e lesbica di New York, in fuga dal conservatorismo e dal mind set benpensante dilagante nella metropoli. Le riprese di Wilcox seguono le impronte impresse sui pontili, segno di un tempo che è stato e ricordo per il tempo che verrà.

S. F. C.

T. J. WILCOX

Galleria Raffaella Cortese

via Alessandro Stradella 1, Milano

26 Maggio - 20 Settembre 2023

Vedute della mostra, T. J. Wilcox, Galleria Raffaella Cortese, via A. Stradella 7 e 4, 2023. Foto: Lorenzo Palmieri

T. J. Wilcox, Edie, 2023. Stampa a getto d'inchiostro e foglia di alluminio argento su carta. 95 × 74 cm; 97,2 × 76,2 × 5 cm framed.

T. J. Wilcox, Edie, 2023. Stampa a getto d'inchiostro e foglia di alluminio argento su carta. 96,5 × 62,5 cm; 98,7 × 64,3 × 5 cm framed
Photo: Lorenzo Palmieri

T. J. Wilcox, Edie, 2023. Stampa a getto d'inchiostro e foglia di alluminio argento su carta. 66 × 84 cm; 68,1 × 85,5 × 5 cm framed
Photo: Lorenzo Palmieri

T. J. Wilcox, Trace of Life, 2022 (video still), Digital video; 13' 9". Ed. 3 + 1 AP
Courtesy of the artist and Galleria Raffaella Cortese, Milan