La Fondazione Marconi di Milano ha l’onore di presentare al suo pubblico un’interessante retrospettiva dedicata al nome dell’artista Mario Schifano, una delle figure più note e importanti dell’Arte Informale e del movimento Pop Art in Italia e nel contesto europeo degli anni Sessanta e Settanta. Tra le pareti candide della Fondazione si legge la storia di un uomo e di un artista che ha saputo essere uno, nessuno e centomila in un’unica vita.
Mario Schifano, Senza titolo / Untitled, 1960, Smalto e matita su carta / Enamel and pencil on paper, 70 x 99.8 cm
Collezione privata, Courtesy Gió Marconi, Milano. Photo: Fabio Mantegna
“Se non fossi Andy Warhol vorrei essere Mario Schifano”
(Andy Warhol)
Poco meno che ventisettenne, un giovane artista che risponde al nominativo di Mario Schifano viene battezzato con il Premio Lissone per la sezione Giovane Pittura Internazionale e l’inaugurazione di una mostra personale presso lo spazio espositivo romano della Galleria La Tartaruga, fondata da Plinio De Martiis.
Con gli occhi pieni e le mani frementi di lavorare, scoprire, plasmare immagini, eccolo che parte verso la Babilonia oltreoceano, verso la città che non dorme mai, New York City. Sono gli anni della rivoluzione sessuale, dell’amore libero, dei movimenti studenteschi contro la guerra in Vietnam e dell’esportazione del movimento hippy. In radio impazza la musica dei Beatles e Rolling Stones, stretti nella classica rivalità che vede l’amore contro il sesso. Il sound dei Velvet Underground comincia a farsi spazio dai bassifondi dell’uptown newyorkese.
A entrare in questo mondo dove domina la triplice sacra alleanza di Bacco, tabacco e Venere, Mario Schifano prende i primi contatti con il mondo della frenesia creativa che domina la Factory di Andy Warhol, il padre, padrino e padrone della Pop Art americana. In questo ambiente fertile ed elettrico, il giovane Schifano viene svezzato e introdotto verso un’idea di artista poliedrico e che osa a uscire dal proprio seminato per rubare il mestiere.
Giorgio Marconi e Mario Schifano, Studio Marconi, Milano 1966
Fotografie Ugo Mulas © Eredi Ugo Mulas. Tutti i diritti riservati
Schifano lascia dietro di sé la pelle morta del pittore, per mutarsi nell’artista. Pittura, fotografia, cinema, musica psichedelica: non si può rinchiudere in una sola definizione uno spirito così libero e incontenibile come quello di Mario Schifano.
La retrospettiva inaugurata il 21 Settembre 2023 presso la Fondazione Marconi, Mario Schifano. TUTTO nelle carte…, a cura di Alberto Salvadori, si focalizza su questa decade di fervore creativo che Schifano ha esperito a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, scontrandosi con la tradizione europea e l’irriverenza ribelle dell’arte oltreoceano. Nel dettaglio la curatela di Salvadori prende in considerazione il lavoro su carta di Schifano, come se fossero una preziosa testimonianza di una vita fatta di riscoperte e continue nuove conoscenze.
MARIO SCHIFANO. TUTTO nelle carte… Curated by Alberto Salvadori. 22.09. – 04.11.2023
Installation view. Gió Marconi, Milan. Photo: Fabio Mantegna
Nelle opere su carta selezionate per l’esposizione si legge la biografia di una mente creativa altamente fertile e fervida, cercando di disegnare una linea temporale che leghi i primi esperimenti monocromi all’appropriazione del linguaggio pop durante e dopo il soggiorno americano, passando per le rielaborazioni grafiche e concettuale dei manifesti che popolano le strade. La carta, per lo Schifano visto sotto questa luce, è il segno che cattura e cristallizza l’idea, togliendole la sua essenza astratta.
Salvadori espone al pubblico della Fondazione Marconi l’immagine di un artista che ha fame ed è alla costante ricerca di risorse che possano nutrire il continuo languore che sente. C’è appetito di catturare l’essenza del mondo reale, della vita quotidiana che scorre inesorabile nelle strade: Schifano parte dal basso, non c’è quel bisogno di astrarre l’arte e la rappresentazione dalla corruttibilità del mondo tangibile.
S.F.C
Mario Schifano TUTTO nelle carte…
A cura di Alberto Salvadori
Fondazione Marconi, via Alessandro Tadino 15, Milano
22 settembre - 4 novembre 2023
PHOTO GALLERY
Mario Schifano, Tuttestelle, 1967, Smalto, matita e spray su carta / Enamel, pencil and spray paint on paper, 126 x 70 cm
Collezione privata, Courtesy Gió Marconi, Milano. Photo: Fabio Mantegna
MARIO SCHIFANO. TUTTO nelle carte… Curated by Alberto Salvadori. 22.09. – 04.11.2023
Installation view. Gió Marconi, Milan. Photo: Fabio Mantegna
Mario Schifano, Tutto, 1963, Smalto, grafite e pastelli su carta intelata / Enamel, graphite and crayon on, paper mounted on canvas, 111.5 x 96 cm
Collezione privata, Courtesy Gió Marconi, Milano. Photo: Fabio Mantegna
MARIO SCHIFANO. TUTTO nelle carte… Curated by Alberto Salvadori. 22.09. – 04.11.2023
Installation view. Gió Marconi, Milan. Photo: Fabio Mantegna
MARIO SCHIFANO. TUTTO nelle carte… Curated by Alberto Salvadori. 22.09. – 04.11.2023
Installation view. Gió Marconi, Milan. Photo: Fabio Mantegna
MARIO SCHIFANO. TUTTO nelle carte… Curated by Alberto Salvadori. 22.09. – 04.11.2023
Installation view. Gió Marconi, Milan. Photo: Fabio Mantegna
MARIO SCHIFANO. TUTTO nelle carte… Curated by Alberto Salvadori. 22.09. – 04.11.2023
Installation view. Gió Marconi, Milan. Photo: Fabio Mantegna
MARIO SCHIFANO. TUTTO nelle carte… Curated by Alberto Salvadori. 22.09. – 04.11.2023
Installation view. Gió Marconi, Milan. Photo: Fabio Mantegna
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