La mostra "La Coscienza del Ventre" presso lo spazio di Villa Contemporanea a Monza, curata da Michela Ongaretti, offre un'esperienza sensoriale unica attraverso le opere scultoree di Elia Di Nola, Mahnaz Ekhtiary e Marianna Gasperini. Questo evento celebra la diversità di tre artisti con approcci personali alla scultura figurativa, esplorando il legame tra corpo e mente. Le opere, utilizzando materiali diversi, trasudano emozioni e riflessioni intime, offrendo una visione che va oltre la razionalità scientifica e abbraccia l'emozione tattile. Il tema centrale del ventre come centro nevralgico delle emozioni umane permea la mostra, offrendo una riflessione sulla complessità dell'essere umano e sulla sua identità
Installation view Elia Di Nola, Mahnaz Ekhriary, Marianna Gasperini, La coscienza del ventre, a cura di Michela Ongaretti. Villa Contemporanea, Monza
Lo spazio di Villa Contemporanea, a Monza, si prepara a immergere il suo pubblico in un'esplorazione sensoriale unica, attraverso la mostra La Coscienza del Ventre, che presenta le opere scultoree di Elia Di Nola, Mahnaz Ekhtiary e Marianna Gasperini, curate con maestria da Michela Ongaretti. L'attenzione della galleria verso le ricerche scultoree nei linguaggi dell’arte contemporanea si rivela una volta di più in questo evento, che celebra tre artisti di generazioni diverse, ognuno con un approccio unico ed estremamente personale alla scultura figurativa.
La mostra si propone di esplorare il profondo legame che unisce corpo e mente, attraverso opere che trasudano emozioni e riflessioni intime. Utilizzando materiali diversi e una sensibilità unica, gli artisti creano forme che si trasformano in un linguaggio universale, dove le pulsioni, le forze e i desideri si mescolano in una continua ricerca di identità.
Installation view Elia Di Nola, Mahnaz Ekhriary, Marianna Gasperini, La coscienza del ventre, a cura di Michela Ongaretti. Villa Contemporanea, Monza
Installation view Elia Di Nola, Mahnaz Ekhriary, Marianna Gasperini, La coscienza del ventre, a cura di Michela Ongaretti. Villa Contemporanea, Monza
Nel cuore della mostra risiede il concetto del ventre come centro nevralgico delle emozioni umane, un simbolo di complessità e fragilità. Michela Ongaretti, nella sua critica accompagnatoria, sottolinea come le opere degli artisti riflettano i labirinti della psiche umana, offrendo una visione che va oltre la razionalità scientifica, abbracciando l'emozione tattile. Ventre è casa, la prima casa dove siamo stati accolti e poi messi al mondo, dove le viscere si contorcono e si annodano come anguille quando siamo preda di sentimenti come angoscia, ira, paura. È la sede delle proverbiali farfalle nella pancia quando la primavera dell’amore porta con sé dolci emozioni.
Ognuno dei tre artisti esposti in mostra e curati da Ongaretti mette a disposizione del pubblico la propria visione e interpretazione. Il giovanissimo scultore Elia Di Nola, con le sue opere acefale e viscerali, esplora il tormento dell'esistenza umana, sottolineando con pigmenti lividi le parti più sensibili e vulnerabili del corpo: diventano, così, un'invocazione alla comprensione della condizione psichica umana.
Installation view Elia Di Nola, Mahnaz Ekhriary, Marianna Gasperini, La coscienza del ventre, a cura di Michela Ongaretti. Villa Contemporanea, Monza
Installation view Elia Di Nola, Mahnaz Ekhriary, Marianna Gasperini, La coscienza del ventre, a cura di Michela Ongaretti. Villa Contemporanea, Monza
Marianna Gasperini, attraverso calchi in vetro e ceramica, mette se stessa al centro delle sperimentazioni e delle fatture artistiche; infatti attraverso calchi in vetro e ceramica, trasforma il proprio corpo in una corazza riflettente, che rivela sia la vulnerabilità che la potenza creativa interiore. Un vetro, come la ceramica, è un elemento assai fragile che può spezzarsi facilmente, ma allo stesso tempo può essere una letale arma tagliente. Con l’idea principale di mettere in scena i concetti di respingere e attirare, le sue opere mettono in dialogo l'interno e l'esterno, rivelando una dualità che caratterizza l'esperienza umana. L’artista iraniana Mahnaz Ekhtiary, infine, usa la rappresentazione dell’autocoscienza e della propria esperienza di cittadina del mondo come arma contro la repressione. Il linguaggio artistico di Ekhtiary è carico di riflessione politica sulla situazione attuale della sua terra d’origine, l’Iran, dove l’identità del popolo sta venendo cancellata dal totalitarismo fondamentalista. Attraverso una continua crescita nel processo di autocoscienza, le sue opere trasudano la conquista di identità e libertà, strato dopo strato: un grido silenzioso che si fa largo tra i rumori assordanti del soffocamento.
La mostra offre uno spaccato affascinante di tre visioni distinte della scultura contemporanea, ciascuna intrisa di poesia e profondità. Attraverso le opere esposte, il pubblico è invitato a esplorare la complessità dell'essere umano, intrappolata nel ventre, e a riflettere sulle infinite sfaccettature della nostra esistenza.
S. F. C.
Elia Di Nola, Mahnaz Ekhtiary, Marianna Gasperini
La coscienza del ventre
A cura di Michela Ongaretti
Villa Contemporanea, via Bergamo 20, Monza (MB)
24 Febbraio – 13 Aprile 2024
PHOTO GALLERY
Marianna Gasperini
Marianna Gasperini
Marianna Gasperini
Elia di Nola
Elia di Nola
Elia di Nola
Mahnaz Ekhtiary
Mahnaz Ekhtiary
Mahnaz Ekhtiary
Mahnaz Ekhtiary
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