Con la personale “VOL. XXXII”, Haris Epaminonda si presenta al pubblico della galleria bresciana Massimo Minini non più come una giovane promessa, bensì come una figura di spicco nel panorama artistico contemporaneo. La sua opera è intrisa di un profondo legame con i miti del passato e la fragile bellezza del presente, che esplora attraverso un linguaggio visivo unico e suggestivo.
Installation view from Haris Epaminonda, VOL. XXXII at Galleria Massimo Minini, Brescia, May–July 2024Courtesy the artist and Galleria Massimo Minini. Photo Petrò Gilberti
Nata a Cipro, Haris Epaminonda porta con sé un patrimonio culturale e tradizionale che si riflette profondamente nel suo lavoro. Le sue creazioni sono un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, in cui oggetti quotidiani raccolti durante i suoi spostamenti diventano simboli di un passato mitico e di un presente turistico. Gli oggetti che la colpiscono inizialmente per la loro banalità acquisiscono, nelle sue mani, una nuova dimensione. Essi legano il presente al passato, trasformandosi in testimonianze di una memoria collettiva e personale che resiste all'oblio.
Il tempo, in questo contesto, non è solo una misura lineare ma una forza che trasforma e mitizza. Come la sabbia che scorre in una clessidra, il tempo riduce in polvere e allo stesso tempo nobilita, creando miti e leggende dalle esperienze più comuni. Questo aspetto del tempo è centrale nel lavoro di Epaminonda, che utilizza materiali e tecniche antiche per evocare una sensazione di lontananza e mistero.
Installation view from Haris Epaminonda, VOL. XXXII at Galleria Massimo Minini, Brescia, May–July 2024Courtesy the artist and Galleria Massimo Minini. Photo Petrò Gilberti
Un elemento distintivo del lavoro di Haris Epaminonda è il suo uso del colore e della materia. Il bianco soffice e polveroso dei suoi pastelli è ottenuto mescolando gesso e polvere di marmo, seguendo antiche formule veneziane e romane. Questo trattamento conferisce alle sue opere un aspetto etereo e distante, come se fossero state sospese in un'altra dimensione temporale. Il colore diventa così un mezzo per allontanare l'osservatore dallo spazio-tempo presente e avvicinarlo a una realtà mitica.
Questo approccio ricorda il lavoro di Christo, il quale ha dimostrato che per vedere in profondità è necessario chiudere gli occhi e liberare la mente dai preconcetti. L'ascondimento, inteso come atto di nascondere per rivelare, è una pratica che invita alla riflessione e alla contemplazione. Epaminonda, attraverso il suo uso sapiente dei materiali e delle tecniche, ci spinge a guardare oltre la superficie delle cose, a cercare significati nascosti e a esplorare la complessità della memoria e del tempo.
Installation view from Haris Epaminonda, VOL. XXXII at Galleria Massimo Minini, Brescia, May–July 2024Courtesy the artist and Galleria Massimo Minini. Photo Petrò Gilberti
L'approccio di Haris Epaminonda all'arte richiede uno spettatore attivo e partecipe. Le sue opere non sono oggetti da contemplare passivamente ma esperienze da vivere e interpretare. La critica delle sue opere deve nascere da una comprensione profonda e intuitiva, piuttosto che da pregiudizi o atti di fede. In questo senso, l'arte diventa un atto di condivisione e partecipazione, un processo che coinvolge sia l'artista che lo spettatore in un dialogo continuo e significativo.
La libertà di criticare, ma solo sulla base di un ragionamento profondo e motivato, è essenziale per apprezzare appieno il lavoro di Epaminonda. Questa libertà di giudizio, libera da paure e retropensieri, crea le condizioni ideali per accogliere e comprendere le nuove opere d'arte. È una scelta di campo motivata dalla ragione e dalla sensibilità, che permette di avvicinarsi all'arte con una mente aperta e ricettiva.
Installation view from Haris Epaminonda, VOL. XXXII at Galleria Massimo Minini, Brescia, May–July 2024Courtesy the artist and Galleria Massimo Minini. Photo Petrò Gilberti
Haris Epaminonda, con la sua capacità di trasformare il quotidiano in mito e di evocare il passato attraverso materiali e tecniche antiche, ci offre una visione dell'arte come viaggio nel tempo e nella memoria. Il suo lavoro, caratterizzato da un ascondimento che rivela, ci invita a guardare oltre la superficie delle cose e a esplorare le profondità della nostra esperienza umana. In un'epoca in cui il presente è spesso fragile e incerto, l'arte di Epaminonda ci ricorda la bellezza e la potenza dei miti che ci legano al nostro passato e ci offrono nuove prospettive per il futuro.
S. F. C.
Haris Epaminonda
VOL. XXXII
Galleria Massimo Minini
Via Apolloni, 68, Brescia
25 Maggio - Luglio 2024
PHOTO GALLERY
Installation view from Haris Epaminonda, VOL. XXXII at Galleria Massimo Minini, Brescia, May–July 2024Courtesy the artist and Galleria Massimo Minini. Photo Petrò Gilberti
Installation view from Haris Epaminonda, VOL. XXXII at Galleria Massimo Minini, Brescia, May–July 2024Courtesy the artist and Galleria Massimo Minini. Photo Petrò Gilberti
Installation view from Haris Epaminonda, VOL. XXXII at Galleria Massimo Minini, Brescia, May–July 2024Courtesy the artist and Galleria Massimo Minini. Photo Petrò Gilberti
Installation view from Haris Epaminonda, VOL. XXXII at Galleria Massimo Minini, Brescia, May–July 2024Courtesy the artist and Galleria Massimo Minini. Photo Petrò Gilberti
Installation view from Haris Epaminonda, VOL. XXXII at Galleria Massimo Minini, Brescia, May–July 2024Courtesy the artist and Galleria Massimo Minini. Photo Petrò Gilberti
Installation view from Haris Epaminonda, VOL. XXXII at Galleria Massimo Minini, Brescia, May–July 2024Courtesy the artist and Galleria Massimo Minini. Photo Petrò Gilberti
Installation view from Haris Epaminonda, VOL. XXXII at Galleria Massimo Minini, Brescia, May–July 2024Courtesy the artist and Galleria Massimo Minini. Photo Petrò Gilberti
Installation view from Haris Epaminonda, VOL. XXXII at Galleria Massimo Minini, Brescia, May–July 2024Courtesy the artist and Galleria Massimo Minini. Photo Petrò Gilberti
Installation view from Haris Epaminonda, VOL. XXXII at Galleria Massimo Minini, Brescia, May–July 2024Courtesy the artist and Galleria Massimo Minini. Photo Petrò Gilberti
Installation view from Haris Epaminonda, VOL. XXXII at Galleria Massimo Minini, Brescia, May–July 2024Courtesy the artist and Galleria Massimo Minini. Photo Petrò Gilberti
Installation view from Haris Epaminonda, VOL. XXXII at Galleria Massimo Minini, Brescia, May–July 2024Courtesy the artist and Galleria Massimo Minini. Photo Petrò Gilberti
Installation view from Haris Epaminonda, VOL. XXXII at Galleria Massimo Minini, Brescia, May–July 2024Courtesy the artist and Galleria Massimo Minini. Photo Petrò Gilberti
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