La mostra di Stefano Caimi presso The Flat - Massimo Carasi esplora la trasformazione del paesaggio contemporaneo attraverso il dialogo tra distruzione e rigenerazione. Traendo ispirazione dagli ecosistemi alpini devastati da incendi e cambiamenti climatici, l’artista combina pittura, scultura e tecnologie computazionali per creare un paesaggio ibrido e multisensoriale. Sfondi nero carbone, forme vegetali emergenti e dinamiche oscillatorie evocano la tensione tra fragilità e resilienza, natura e artificio. Accompagnata dal testo poetico di Cristina Trevia, "Dancing in the ash" invita a una riflessione profonda sui cambiamenti del territorio, trasformando il white cube in un luogo di contemplazione, memoria e rinnovamento.
Stefano Caimi // Dancing in the ash @The Flat – Massimo Carasi Installation view
La mostra di Stefano Caimi presso The Flat - Massimo Carasi di Milano, accompagnata dal suggestivo testo di Cristina Trevia, è un’esperienza immersiva e polifonica che riflette sul cambiamento, la distruzione e la rigenerazione del paesaggio contemporaneo, con particolare attenzione agli ecosistemi alpini. Attraverso un complesso intreccio di pittura, scultura e tecnologia, Caimi si interroga sulla fragilità del rapporto tra uomo e ambiente, proponendo un dialogo visivo e sensoriale che unisce scienza e arte.
Il punto di partenza della riflessione è il bosco bruciato, simbolo sia di perdita sia di possibilità di rinascita. I colori e le forme nelle opere di Caimi evocano il ciclo distruttivo e rigenerativo della natura, dove il fuoco diventa catalizzatore di un nuovo ordine, anarchico e spontaneo. Questo processo di rigenerazione è centrale nella poetica della mostra: il paesaggio, una volta devastato, si trasforma in un terreno fertile per nuove vite, nuove specie, e nuove estetiche.
Centaurea Cyanus, 2024
Taurus Rhododendron, 2024
Torenia Fournieri, 2024
Le opere esposte sembrano catturare momenti sospesi tra distruzione e creazione con sfondi nero carbone, che ricordano il residuo della combustione, si riempiono di tracce di vita in divenire. Forme vegetali e organiche, generate da processi computazionali, si intrecciano a materiali tradizionali, come legno e metallo, suggerendo una fusione tra il naturale e l’artificiale. I colori primitivi e vivaci evocano un paesaggio che brucia non solo fisicamente, ma anche metaforicamente, nelle trasformazioni climatiche e culturali del nostro tempo.
Il testo di Trevia amplifica l’esperienza sensoriale e concettuale della mostra, fornendo una cornice narrativa e poetica che guida il visitatore attraverso l’immaginario di Caimi. I temi della mostra — il bosco bruciato, l'irrequietezza delle vite che lo popolano, il paesaggio in continua mutazione — trovano corrispondenza nei versi di Trevia, dove il ritmo bruciante del fuoco si alterna a momenti di contemplazione della rinascita.
Arborescent #2, 2024, Custom software, CNC laser engraving, pyrography, oil pastels, acrylic paint on linen
Arborescent #3, 2024
Arborescent #5, 2024
L’immagine di Dancing in the ash è particolarmente evocativa: essa sintetizza la tensione tra il primitivo e il contemporaneo, tra la materia grezza e la raffinatezza artificiale. È un invito a osservare il paesaggio con occhi nuovi, percependo gli impulsi vitali che lo attraversano anche nei momenti di crisi.
La mostra invita a riflettere sul paesaggio contemporaneo come luogo di contraddizioni. Da un lato, il paesaggio brucia ogni giorno: incendi reali devastano le foreste, il cambiamento climatico scioglie i ghiacciai, e l’intervento umano altera irreversibilmente gli ecosistemi. Dall’altro lato, il paesaggio è anche un luogo di rigenerazione, capace di adattarsi e reinventarsi attraverso nuovi ritmi e nuove forme di vita.
Stefano Caimi // Dancing in the ash @The Flat – Massimo Carasi Installation view
L'arte di Caimi cattura questa tensione, trasformando uno spazio bianco in una foresta immaginifica, vibrante di colori, suoni e odori che rimandano alla terra e al crepuscolo. La mostra non offre risposte definitive, ma invita lo spettatore a "vegliare" sul paesaggio, a essere presente e consapevole dei cambiamenti in atto.
Stefano Caimi, con la mostra presso The Flat - Massimo Carasi, crea un ponte tra l’arte e la scienza, tra la natura e la tecnologia, portando il visitatore a riflettere sul significato del paesaggio nell’epoca contemporanea. Dancing in the ash è una testimonianza poetica e visiva della resilienza della natura e della necessità di un rapporto più consapevole con il mondo che ci circonda.
S. F. C.
Stefano Caimi
Dancing in the ash
The Flat - Massimo Carasi
27 Settembre 2024 - 20 Dicembre 2024
PHOTO GALERY
Stefano Caimi // Dancing in the ash @The Flat – Massimo Carasi Installation view
Stefano Caimi // Dancing in the ash @The Flat – Massimo Carasi Installation view
Stefano Caimi // Dancing in the ash @The Flat – Massimo Carasi Installation view
Stefano Caimi // Dancing in the ash @The Flat – Massimo Carasi Installation view
Stefano Caimi // Dancing in the ash @The Flat – Massimo Carasi Installation view
Stefano Caimi // Dancing in the ash @The Flat – Massimo Carasi Installation view
Stefano Caimi // Dancing in the ash @The Flat – Massimo Carasi Installation view
Stefano Caimi // Dancing in the ash @The Flat – Massimo Carasi Installation view
Stefano Caimi // Dancing in the ash @The Flat – Massimo Carasi Installation view
Stefano Caimi // Dancing in the ash @The Flat – Massimo Carasi Installation view
Stefano Caimi // Dancing in the ash @The Flat – Massimo Carasi Installation view
Stefano Caimi // Dancing in the ash @The Flat – Massimo Carasi Installation view
Stefano Caimi // Dancing in the ash @The Flat – Massimo Carasi Installation view
Stefano Caimi // Dancing in the ash @The Flat – Massimo Carasi Installation view
Stefano Caimi // Dancing in the ash @The Flat – Massimo Carasi Installation view
Stefano Caimi // Dancing in the ash @The Flat – Massimo Carasi Installation view
Stefano Caimi // Dancing in the ash @The Flat – Massimo Carasi Installation view
Stefano Caimi // Dancing in the ash @The Flat – Massimo Carasi Installation view
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