Dal 20 Novembre 2024, lo spazio di Assab One di Milano ospita la mostra personale di Anila Rubiku, “Endje: Wander-Weaving” a cura di Edi Muka. Il titolo della mostra deriva dal termine albanese “endje,” che racchiude il duplice significato di “tessere” e “vagare,” simboli della pratica artistica di Rubiku, che combina abilmente artigianato tradizionale, narrazione e riflessione sociale, esplorando temi come il tempo, il genere e la giustizia sociale.
Anila Rubiku, Endje: Wander-Weaving. A cura di Edi Muka. Installation view. Ph. Alice Fiorilli
L’arte della tessitura è una delle pratiche di arts and crafts da sempre considerate minori e lo stereotipo principale la vede attribuita alle donne: il foklore tipico del continente Euroasiatico è ricco di figure femminili associate alla pratica del tessere. Da Penelope, la moglie di Odisseo, ad Aracne, colei che viene punita da Atena venendo trasformata in un ragno, la donna tesse, cuce, ricama e nella trama dell’ago e del filo è scritta la storia di un genere e di un’arte classificate come seconde.
Con la mostra Ende: Wander-Weaving a cura di Edi Muka, Assab One ospita il progetto . Ain’t I a Woman? che in un certo senso celebra e porta in primo piano la forza femminile e le donne della comunità di Durazzo in Albania, città dove è nata Anila Rubiku. Le radici albanesi dell’artista sono un focus importante per la genesi di questo progetto, un’opera collettiva che ha visto il contributo delle donne della città natale di Rubiku, ricamando su fazzoletti i nomi di 100 donne che hanno lottato per la libertà e l’indipendenza femminile. Lo stesso titolo si riferisce alle parole di Sojourner Truth, attivista americana per l’abolizione della schiavitù e per i diritti delle donne, pronunciate durante un discorso tenutosi nel 1851 durante la Convenzione delle Donne in Ohio.
Anila Rubiku, Endje: Wander-Weaving. A cura di Edi Muka. Installation view. Ph. Alice Fiorilli
Il secondo progetto esposto, The Inner Door, include invece più di 100 ricami che riproducono le porte interne delle case milanesi, evocando la memoria e l’intimità degli spazi domestici. La città di Milano è diventata la seconda casa dell’artista, dagli anni degli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, e mi immagino Rubiku che cammina per le strade del centro come una flâneuse contemporanea, a naso in su per via Solferino, largo Treves o piazza Belgioioso. Qui ammira le imponenti facciate degli edifici residenziali della Milano borghese, aristocratica decaduta, quella parte di città chiamata informalmente Milano bene. Chissà cosa c’è dietro quelle porte, dietro quei portoni maestosi con quei battenti dorati a forma di testa di leone o di Medusa.
Anila Rubiku, Endje: Wander-Weaving. A cura di Edi Muka. Installation view. Ph. Alice Fiorilli
Questo collasso tra interno ed esterno, domestico e mondano, presenza e assenza, si basa su una duplice considerazione della casa: come edificio e architettura e come “abitazione” – un rifugio sicuro e una zona di comfort, il luogo in cui ci si sente di appartenere. (Dal testo curatoriale di Edi Muka)
Entrambi i lavori testimoniano il profondo legame di Rubiku con il ricamo come strumento per intrecciare storie personali e collettive, dove la Storia è come un filo di lana dove si intrecciano decine di piccoli filamenti sottili per rendere il filo più resistente.
S. F. C.
Anila Rubiku
Endje: Wander-Weaving
A cura di Edi Muka
Assab One, via privata Assab, 1, Milano
20 Novembre 2024 - 24 Gennaio 2025
PHOTO GALLERY
Anila Rubiku, Endje: Wander-Weaving. A cura di Edi Muka. Installation view. Ph. Alice Fiorilli
Anila Rubiku, Endje: Wander-Weaving. A cura di Edi Muka. Installation view. Ph. Alice Fiorilli
Anila Rubiku, Endje: Wander-Weaving. A cura di Edi Muka. Installation view. Ph. Alice Fiorilli
Anila Rubiku, Endje: Wander-Weaving. A cura di Edi Muka. Installation view. Ph. Alice Fiorilli
Anila Rubiku, Endje: Wander-Weaving. A cura di Edi Muka. Installation view. Ph. Alice Fiorilli
Anila Rubiku, Endje: Wander-Weaving. A cura di Edi Muka. Installation view. Ph. Alice Fiorilli
Anila Rubiku, Endje: Wander-Weaving. A cura di Edi Muka. Installation view. Ph. Alice Fiorilli
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