Grazie a N. 51 esploriamo il lavoro artistico di Gou, artista cinese che sfida le convenzioni attraverso un approccio eclettico alla pittura, alla scultura e alla musica. Con la mostra “CATH! The red ball” l’artista riflette sulla trasformazione di simboli culturali e tradizioni in opere che riflettono sulla complessità delle emozioni umane e sulla resilienza.
Exhibition view CATCH! The red Ball. Courtesy Numero 51 – Concept Gallery
Nel vasto panorama dell'arte contemporanea, emerge una figura unica come Gou, il cui lavoro artistico rappresenta una profonda fusione di sensibilità espressive attraverso la pittura, la scultura e persino la musica. Tuttavia, ciò che rende il lavoro artistico di Gou veramente straordinario non è solo il suo talento eclettico, ma anche il suo rifiuto di conformarsi ai canoni convenzionali dell'arte.
Gou evita il percorso tradizionale di allinearsi con movimenti artistici predefiniti o gruppi consolidati, una scelta audace in un contesto artistico dove l'appartenenza a determinati circoli può essere cruciale per il successo e il riconoscimento. Piuttosto, il suo percorso artistico è guidato dall'ardente desiderio di esplorare la propria sensibilità in modo individuale, tracciando un cammino unico che si discosta nettamente dalle norme collettive.
Attraverso un'immersione nel mondo artistico di Gou presso lo spazio espositivo N51 con la mostra CATCH! the red ball, gli spettatori vengono trasportati in un viaggio straordinario sulla schiena di un Drago, anche in riferimento al Capodanno cinese. Infatti, secondo il calendario lunare, con il 2024 entriamo nell’anno del Drago, 龙. Uno dei progetti più emblematici di Gou è Fragile Kendama Angels dove l’artista reinventa i tradizionali giocattoli folcloristici orientali come il kendama, trasformandoli in delicate sculture in ceramica. Questa reinterpretazione crea un contrasto sorprendente tra la solidità intrinseca del giocattolo e la fragilità della ceramica, spingendo gli osservatori a riflettere sulla natura transitoria della vita e delle emozioni umane.
Exhibition view CATCH! The red Ball. Courtesy Numero 51 – Concept Gallery
Attraverso il suo operato artistico e l’indagine espressiva, Gou cerca di esplorare nuovamente la dimensione dei ricordi dell’infanzia e della tradizione, sia come esperienza individuale che come un tratto culturale che viene condiviso da un’ampia collettività come la comunità cinese. Per l’appunto uno di questi elementi è proprio il gioco del kendama, che esce dal perimetro della tradizione orientale per essere il simbolo più internazionale a cui si possa pensare: un gioco innocente per bambini diventa un messaggio politico, cosmopolita.
Il kendama, conosciuto anche come "gioco della coppa e della palla", vanta una storia ricca che attraversa diverse culture e paesi. Sebbene la sua origine esatta rimanga avvolta nel mistero, il kendama ha radici che si estendono in tutto il mondo, assumendo varie forme e nomi in diverse culture. In Giappone, il kendama ha acquisito particolare popolarità, diventando un'icona della cultura giovanile. Le sue origini risalgono al periodo Edo, ma le teorie sulla sua provenienza sono diverse e talvolta contrastanti. Alcuni ipotizzano che il gioco sia stato introdotto in Giappone da mercanti portoghesi o immigrati cinesi, mentre altri suggeriscono una possibile origine francese. Contrariamente alla percezione comune che il kendama sia soltanto un gioco per bambini, ha svolto un ruolo significativo anche nel contesto sociale e culturale.
Exhibition view CATCH! The red Ball. Courtesy Numero 51 – Concept Gallery
Un altro progetto significativo di Gou è Tears project, che cattura l'essenza fugace delle lacrime, trasformando questi simboli effimeri di emozioni grezze in forme ceramiche permanenti. Attraverso questa opera, Gou riflette sul significato della tradizione e del costume, tuttavia portando la considerazione su un livello di sfida e disaccordo. L’artista sfida non solo le percezioni tradizionali di forza e fragilità, ma anche le norme culturali riguardanti l'espressione delle emozioni, sottolineando il potere dell'arte nel suscitare una profonda riflessione sulla vulnerabilità e sulla resilienza umane.
Nella cultura cinese, l'espressione aperta delle emozioni è spesso vista con sospetto, considerata una debolezza anziché una virtù. Tuttavia, Gou cerca di ribaltare questa concezione tradizionale di forza e vulnerabilità attraverso i suoi progetti, invitando il pubblico a rivalutare le norme culturali riguardanti l'espressione delle emozioni e sottolineando il ruolo fondamentale dell'arte nel promuovere una maggiore comprensione della complessità umana.
Attraverso la sua pratica artistica e i suoi progetti innovativi, Gou continua a sfidare le convenzioni e a esplorare nuove vie di espressione creativa. Offrendo al pubblico un'esperienza che va oltre i confini dell'arte convenzionale, invita gli spettatori a una profonda riflessione sulla complessità dell'esperienza umana e sulla ricchezza della sensibilità individuale. In conclusione, sia l'opera artistica di Gou che il gioco del Kendama ci invitano a riflettere sulla complessità della cultura umana e sull'interplay tra tradizione e modernità. Attraverso l'arte e il gioco, possiamo esplorare le molteplici sfaccettature dell'esperienza umana, scoprendo nuove prospettive e apprezzando la ricchezza della diversità culturale.
S. F. C.
Gou
CATCH! The red ball
N. 51
Viale Emilio Caldara 51, Milano
30 Gennaio – 10 Marzo 2024
PHOTO GALLERY
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