La mostra Sàlvati Salvàti di Jacopo Benassi, in corso alla Galleria Francesca Minini di Milano, propone un'esperienza immersiva che colloca lo spettatore al centro di una barricata simbolica, composta da fotografie di grandi dimensioni e materiali da costruzione. Questa struttura, simile a un cantiere sospeso, riflette temi di fragilità e autodifesa in risposta alla divisione e tensione sociale contemporanea. Lo stile di Benassi, noto per un uso incisivo del flash e un’estetica volutamente ruvida, si arricchisce qui di elementi post-apocalittici e di performance musicali con Khan of Finland, trasformando la galleria in un’arena di lotta e introspezione. La mostra invita a una riflessione collettiva e personale, cercando salvezza e significato attraverso il caos e l’energia anarchica che si sprigiona dalle opere e dalle installazioni.
Sàlvati Salvàti, exhibition view at Francesca Minini, Milan. Courtesy the Artist and Francesca Minini, Milan. Ph. Andrea Rossetti
La galleria Francesca Minini ospita la mostra Sàlvati Salvàti di Jacopo Benassi, una vera e propria esperienza immersiva che circonda lo sguardo e la persona dello spettatore in mezzo a una barricata composta da materiali differenti. Come un cantiere dove è ancora tutto work in progress, Benassi allestisce un potenziale rifugio tra materiali di costruzione e fotografie di grandi dimensioni con evidenti richiami a tutte le situazioni della storia dove si è giunti al punto di dover innalzare delle barricate per difendersi.
Sàlvati Salvàti, exhibition view at Francesca Minini, Milan. Courtesy the Artist and Francesca Minini, Milan. Ph. Andrea Rossetti
La ricerca artistica di Benassi è conosciuta soprattutto per una fotografia vivida e l’uso insistente del flash, come se stesse suggerendo al pubblico di stare invadendo uno spazio intimo alla stregua di un paparazzo undergorund; tuttavia, nel caso di Sàlvati Salvàti, si accosta a un approccio crudo dal gusto post-apocalittico. Con le performance dei dj seto di Khan of Finland, la galleria diventa l’arena della lotta e della rivoluzione, un canale dove converge la rabbia sociale che Benassi rappresenta con l’allestimento della mostra. Una kermesse di caos e controllo, nostalgica e grunge, proprio come l’ambiente installato tra le mura dello spazio espositivo
Sàlvati Salvàti, exhibition view at Francesca Minini, Milan. Courtesy the Artist and Francesca Minini, Milan. Ph. Andrea Rossetti
Non ci sono più le cinque giornate di Milano che ora sono solo una piazza, è passata la maledetta primavera del 1968 per lasciare spazio al fresco autunno del 2024, ma la guerilla è rimasta ancora insoluta senza lasciare la speranza di un armistizio. Il muro di Benassi, infatti, evoca la tensione sociale contemporanea e la frattura che attraversa la nostra epoca, mentre il titolo stimola una riflessione collettiva, suggerendo la necessità di cercare salvezza dentro di sé.
S. F. C.
Jacopo Benassi
Salvati, Salvati
Galleria Francesca Minini, via Massimiano 25, Milano
18 Settembre 2024 - 9 Novembre 2024
PHOTO GALLERY
Sàlvati Salvàti, exhibition view at Francesca Minini, Milan. Courtesy the Artist and Francesca Minini, Milan. Ph. Andrea Rossetti
Sàlvati Salvàti, exhibition view at Francesca Minini, Milan. Courtesy the Artist and Francesca Minini, Milan. Ph. Andrea Rossetti
Sàlvati Salvàti, exhibition view at Francesca Minini, Milan. Courtesy the Artist and Francesca Minini, Milan. Ph. Andrea Rossetti
Sàlvati Salvàti, exhibition view at Francesca Minini, Milan. Courtesy the Artist and Francesca Minini, Milan. Ph. Andrea Rossetti
Sàlvati Salvàti, exhibition view at Francesca Minini, Milan. Courtesy the Artist and Francesca Minini, Milan. Ph. Andrea Rossetti
Sàlvati Salvàti, exhibition view at Francesca Minini, Milan. Courtesy the Artist and Francesca Minini, Milan. Ph. Andrea Rossetti
Aggiungi commento
Commenti