Lo spazio espositivo di "Manifiesto Blanco" aprirà i battenti all'esposizione "Impressions" di François Douady, dal 14 Novembre. Condividiamo con i nostri lettori il comunicato stampa di una mostra composta da impressioni visive in grado di far riemerge dei déjà-vu negli occhi del pubblico.
François Douady, Bench
Prima personale dell’artista francese François Douady, la mostra Impressions a
Manifiesto Blanco presenta una selezione di stampe su carta opaca frutto di un
elaborato processo creativo, commistione di molteplici tecniche.
L’opera di Douady affonda le radici nella fotografia, attraverso una reinterpretazione
visuale e percettiva di vecchie immagini scattate dal padre, attimi di vita quotidiana.
Ricordi e sensazioni che queste evocano sono catturati dall’abile mano dell’artista e
la loro essenza è tradotta in veloci disegni, a volte semplicemente abbozzati,
successivamente digitalizzati. Il processo prosegue quindi con un metodico lavoro
su colori, contrasti e forme, che consente a Douady di riappropriarsi definitivamente
di questi momenti fotografati, trasformando lo sguardo del padre in una sua
personale visione.
La stampa prolunga il processo creativo, conferendo un’esistenza fisica e tangibile
ai ricordi riconquistati. Allo stesso tempo, la carta ridà vita alle fotografie del padre,
facendosi supporto per l’incontro tra arte e memoria, in un perpetuo dialogo tra
passato e presente.
All’osservatore si presenta dunque un’esperienza visiva ricca, una stratificazione di
momenti, ricordi ed interpretazioni che non possono che suscitare nuove
sensazioni, ulteriori impressioni. Ciascun’opera apre quindi ad una dimensione
emotiva che invita ad un viaggio interiore, trasformando ogni stampa in un incontro
intimo e personale.
Tre sono dunque le impressions, titolo della mostra. Il termine, polisemantico in
lingua francese, indica le riproduzioni su carta, frutto del processo di stampa, ma si
traduce anche con l’italiano impressioni, percezioni, sensazioni. Quelle proprie
dell’artista, nate dalla reinterpretazione e riappropriazione delle fotografie del padre,
e quelle dell’osservatore, scaturite dalla contemplazione dell’opera e dal rapporto
instaurato con essa.
François Douady, Les Baigneur
François Douady
François Douady, Blur
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