La mostra "È una questione superficiale" di Leonardo Fenu, curata da Simone Brambilla, esplora le potenzialità simboliche e materiali della forma dell'uovo attraverso una serie di sculture innovative. Le opere, nate da processi sperimentali e dall'osservazione di eventi quotidiani, invitano a riflettere sulla superficie come punto di contatto tra i sensi e il mondo. Con citazioni da Gilles Deleuze e influenze artistiche che richiamano Piero della Francesca e Piero Manzoni, Fenu crea un dialogo tra passato e presente, superficie e profondità
Leonardo Fenu, Quattro soli sono tramontati, 2023/2024, Terracotta nera e vernice argento, misure variabili
Sotto la calotta dell’uovo
un embrione attende impaziente
di incarnare infinite forme e destini.
Fabrizio Caramagna
Leonardo Fenu, giovane scultore milanese nato nel 2000, ci offre una visione nuova e provocatoria attraverso la sua prima mostra personale intitolata È una questione superficiale. La mostra, curata da Simone Brambilla, si concentra sulla forma dell'uovo, un elemento che attraversa tutte le opere esposte e che diventa il punto di partenza per un'esplorazione profonda di temi epidermici e simbolici.
Leonardo Fenu, Duale, 2024, Gesso, pigmenti, olio d’oliva e olio di lino,, misure variabili
L'uovo, simbolo universale di vita e rinascita, viene reinterpretato da Fenu in chiave moderna e sperimentale. Attraverso il ciclo di opere presentate, l'artista esplora le superfici, sia in senso materiale che concettuale, proponendo una riflessione sull'apparenza e la sostanza. Le sue sculture nascono da processi di sperimentazione e dall'osservazione di eventi quotidiani, che vengono trasformati in forme artistiche dotate di un significato più profondo.
Fenu ci invita a considerare la superficialità non come una mancanza di profondità, ma come una chiave per accedere al vero significato delle cose. Citando Gilles Deleuze, la mostra suggerisce che l'evento non è ciò che accade, è in ciò che accade. La superficie diventa il punto di contatto tra i nostri sensi e il mondo, aprendo un dialogo tra l'osservatore e l'opera d'arte.
Leonardo Fenu, Un raggio di tramonto cade in mare, 2024, Aste di legno, gesso, pigmenti e olio d’oliva,, 190 cm x 30 cm x 20 cm
Le quattro opere esposte nella mostra dialogano con lo spazio circostante, creando momenti di riflessione che richiamano esperienze comuni come il tramonto al mare o la festa in famiglia. Ogni opera rappresenta un momento preciso, un frammento di vita trasfigurato in forma artistica.
Fenu non si limita a creare opere innovative, ma stabilisce un dialogo con la storia dell'arte, richiamando esempi come la Pala di Brera di Piero della Francesca e le opere con impronte digitali di Piero Manzoni. Questa affinità istintiva tra il pensiero dell'artista e i maestri del passato arricchisce ulteriormente il valore delle sue sculture, ancorandole a una tradizione artistica profonda e significativa.
Leonardo Fenu, Due origini di natura diversa, 2024, Peltro e inchiostro nero, misure variabili
È una questione superficiale si presenta agli occhi del pubblico come un invito a guardare oltre le apparenze, a trovare il significato nascosto nelle superfici del mondo. Leonardo Fenu, con la sua capacità di trasformare il quotidiano in arte, ci offre una nuova prospettiva sulla realtà, dove la superficialità diventa il primo passo per comprendere l'essenza delle cose.
S. F. C.
Leonardo Fenu
È una questione superficiale
A cura di Simone Brambilla
Spazio ON OFF
Via Padova, 94, Milano
11 Aprile - 5 Maggio 2024
Installation view, Leonardo Fenu, È una questione superficiale, A cura di Simone Brambilla, Spazio ON OFF
Leonardo Fenu, Quattro soli sono tramontati, 2023/2024, Terracotta nera e vernice argento,, misure variabili
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