IL FASCINO DELLA VISCOSITÀ: CORPI, MATERIA E TRASFORMAZIONE

Pubblicato il 12 febbraio 2025 alle ore 11:00

Lo spazio di Cassina Projects ha ospitato fino al 25 Gennaio 2025 una mostra corale intitolata “Viscous”, come richiamo a uno stato materico che non è né completamente solido né completamente liquido. Il focus della mostra, infatti, si focalizza sulla fluidità delle sfumature della vita, in bilico tra l’instabilità e la trasformazione, esplorando il grottesco e l'immorale tenerezza ed edonismo. Le opere di María Fragoso Jara, Wang Haiyang, Zsófia Kerestzes, Jessie Makinson e Oda Iselin Sønderland si muovono in un territorio liminale, dove la forma si piega e si contorce, esprimendo desideri e inquietudini.

 

Exhibition view Viscous, ph. Roberto Marossi

 

Un neonato immerge le mani in un barattolo di miele. Il gesto, semplice e istintivo, si trasforma in un’esperienza complessa e stratificata: il contatto con la viscosità svela una realtà in continua mutazione, sospesa tra solido e liquido, tra definizione e dissoluzione. In questa ambiguità materica si gioca un’intersezione tra percezione, emozione e rappresentazione, un tema che trova eco nelle pratiche artistiche contemporanee. (Dal comunicato stampa)

La mostra Viscous non si limita a un’indagine sulla materia, ma si fa specchio di una condizione umana in continua trasformazione. Attraverso immagini perturbanti e sensuali, gli artisti coinvolti costruiscono un linguaggio che abbraccia il grottesco e il sublime, il morbido e il tagliente, il nostalgico e il visionario. In un’epoca caratterizzata da identità fluide e confini sfumati, la viscosità diventa metafora di un mondo in divenire, in cui ogni forma - come il miele sulle mani di un neonato - è destinata a mutare, lasciando tracce persistenti sulla pelle e nella memoria.

 

Exhibition view Viscous, ph. Roberto Marossi

 

Attraverso le opere esposte, gli artisti dissolvono le categorie eteronormative, indagando le ambiguità dell’identità sessuale con l’ausilio di immagini voyeuristiche e metamorfosi corporee. Così si crea un universo in cui l’innocenza e il peccato si sfiorano, rendendo visibile il sottile confine tra desiderio e trasgressione. A dare un ulteriore abbattimento al binarismo di genere e alle divisioni eteronormate, si aggiunge la presenza di figure androgine, sospese tra umano e animalesco, incarnano una dimensione ritualistica che sfida la linearità della storia e apre a nuove possibili identità.

 

Exhibition view Viscous, ph. Roberto Marossi

 

Le creature ibride, che si stagliano nello spazio, evocano un’iconografia mistica e sensuale, intrecciando sacro e profano in un’esplorazione viscerale del desiderio e della devozione. Fuori dalla pittura, la dimensione della viscosità nel territorio si riflette nei materiali contrastanti - vetro lucido e tessuti organici - che danno forma a entità antropomorfe che interrogano la nostra identità tra fisico e virtuale, tra storia e futuro.

 

S. F. C.

 

María Fragoso Jara, Wang Haiyang, Zsófia Kerestzes, Jessie Makinson, Oda Iselin Sønderland

Viscous

Cassina Projects, via Mecenate, 76/45, Milano

20 Novembre 2024 – 25 Gennaio 2025

 

PHOTO GALLERY

 

Exhibition view Viscous, ph. Roberto Marossi

 

Exhibition view Viscous, ph. Roberto Marossi

 

Exhibition view Viscous, ph. Roberto Marossi

 

Exhibition view Viscous, ph. Roberto Marossi

 

Exhibition view Viscous, ph. Roberto Marossi

 

Exhibition view Viscous, ph. Roberto Marossi

 

Exhibition view Viscous, ph. Roberto Marossi

 

Exhibition view Viscous, ph. Roberto Marossi

 

Exhibition view Viscous, ph. Roberto Marossi

 

Exhibition view Viscous, ph. Roberto Marossi

 

Exhibition view Viscous, ph. Roberto Marossi

 

Exhibition view Viscous, ph. Roberto Marossi

 

Exhibition view Viscous, ph. Roberto Marossi

 

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